venerdì 4 aprile 2008

oggi ho deciso...


...di prendere fino in fondo il tram
per tutto il tragitto solito della città solita,

(anche se solìta mi ricorda un termine dal savor espanol di una tipa un pò ancora lolita ma per l'adesso in giro da sola)

come per stare in alto di più,
di più vicini al sole e alle foglie tenerate dalla luce...


arrivata nelle tasche mi sono trovata tante
striscioline bianche scritte fitto e piccolo
come zampettamenti d'insetto buono...
questo è l'elenco delle mie seduzioni...

come dire...
madamina il catalogo é questo...

l'autista della autoblu che gioca, mentre aspetta,
al cruciverba

le vetrine pulite, pulite senza le ditate sopra

la signora con la giacca viola di lana cotta e la
e i volant che ridono della gonna nera

il tram che fa le curve tra le case strette del centro
come un biscia dal muso tondo

le signore belle, tutte pettinate
e gli occhiali grossi da sole

un cellulare che trilla con la suoneria
di jingle bells di un uomo indiano d'oriente

la signora con la bici e il cestino con i fiori colorati
finti davanti come un balconcino che si muove insieme

gli uomini di affari sotto i portici
vestiti di grigio come i marciapiedi

io che sbircio un giornale patinato (per target maschile)
dal signore pelato giovane accanto a me

la signora con il cappotto rosso rosso
i capelli bianchi bianchi a caschetto
vestita di grigio grigio sotto e le sopracciglia
alzate per leggere ma all'ingiù come una bocca triste
e il sacchetto di seta arancione

le foto nel giornale della modella
con la bocca sorpresa con il rossetto rosso
e il naso all'insù che fa vedere bene
i buchini rotondi

il tram che quando va brontola
un ohhh e un uhhh
singhiozza e poi riprende

tutti e tre gli uomini davanti
con le valigette in piedi
e sull'attenti
e sulle ginocchia
e rettangolari

il parco in centro della città
che rimane solitario
senza di me
perché devo andare al lavoro

alla fermata arancione del tram
la signora nera e di colore uguale
anni '70 con il capello rasta corto
e il vestito a fiori dolci e rosa

(ndr
è impossibile amare senza essere riamati
se uno ama è automaticamente ri-amato
se uno ama, ama e basta
è più difficile non amare che amare
è più facile amare che non amare
e uno mica è del tutto scemo a rinunciare
all'amore e all'amare...

l'amore è una cosa più fortunata
di-come-ce-l'hanno-venuta-a-raccontare)

il signore nuovo al mio fianco
con il grande grande sacco blu
di plastica vuoto tutto stropicciato
che dice che ci sta seduto anche se mi sono
allargata tutta

sbircio nel libretto del mio nuovo
compagno a sinistra:
inno allo spirito santo
e le invocazioni a ss.maria per ottenere lo spirito santo

le folate di vento che si intrufolano sotto la
mia gonna quando si aprono le porte
alle fermate

la signora sola appesa ai ganci
che ha smesso di dire:
va bene ci vediamo domani


il signore giapponese giovane
con gli occhialini e le mani belle
che mi ricorda tanto chi ho amato
ieri e l'altro ieri

la signorina giapponese che mi sembra preoccupata
ma forse no
perchè non arriccia le rughe che conosco
per la preoccupazione

l'odore dolciastro di brioche che entra
di botto ad un incrocio qualsiasi

io che cammino ondeggiando
da un marciapiede all'altro della strada
e sullo stesso marciapiede
come una foglia verde che vola
come petali di fiori d'albero

oggi per me:
20centimetriquadrati di focaccia
con funghi e melanzane dello stesso colore,
difatti si confondono

stasera al gatto zoppo ci vado
di frou frou vestita
scarpe rosse e cervello fino

eh eh eh eh eh eh eh ehhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh ah!

4 commenti:

berry write ha detto...

meraviglia, meraviglia, meraviglia

JANAS ha detto...

hai poeticamente descritto quella che è molto simile a una mia giornata in città, in giro con l'autubus o la metro!!
mi hai fatto dolcemente sorridere..è ho pensato: ma che qualche volta hai viaggiato accanto a me e non me ne sono accorta??? eri tu quella che sbircia sul mio giornale e poi mi mette a disagio se devo girare pagina?? (chissà se ha finito di leggere..o le interrompo a metà un articolo o un pensiero)
sei tu che mi guardi strano perchè arrivo con il mio mp3 a palla, con i mattafix che suonano living darfur o goran bregovic con lullaby..perchè ho un sorriso da ebete che solo certe canzoni mi stampano sul viso??

radha ha detto...

sì, sono io janas!
ma chiariamo alcune cose:
1.tu non ti metti a disagio manco a farti un assegno in bianco
2.io non guardo strano nessuno, senza perchè, senza ma, senza però
3.il tuo sorriso da ebete come lo hai definito è possibile che tu lo veda solo specchiandoti nei miei occhietti vispi e a quel punto sei tanto vicina a me da non distinguere chi ha la faccia più estatica delle due...eh eh
4. non te l'ho detto ancora: son belle le tue foto, janas!

JANAS ha detto...

grazie..per le foto ;)
ora andrò in giro con la mia faccia da ebete e se mi capitano due occhi vispi in cui specchiarmi, capirò che sei tu! per ora di occhi ne vedo solo uno!!