venerdì 30 aprile 2010

blu risoluto


le parole scompaiono

nella carta accartocciata tra le mani

e quelle che, vociando, riescono a svicolare

tra i gorghi e le pieghe taglienti

raccontano...no, bisbigliano

di un blu risoluto

che fa respirare forte

che dilata le pupille, il cuore

di un blu denso che si ripiega su se stesso

e che contempla

ma abbraccia tutto il resto

un blu risoluto...

un blu totale

che rimane,

che diventa

finalmente me

lunedì 12 aprile 2010

dade-sia

il mondo

profumo
dolce fragranza
nell'aria
aria
vento
atmosfera
sfera
figura geometrica
figura
immagine
sul muro
muro
fortificazione
cemento armato
fortificazione
castello e torre
torre
altitudine
montagna
montagna
territorio roccioso
territorio
terra
il mondo
mondo
spazio
nell'universo

dade

mercoledì 7 aprile 2010

full petal jacket


piove, non c'è nessuno in giro,
vigilia di pasqua
decido di autoinvitarmi per un tè
alla alice nel pdm
a casa con il terrazzo più grande di gorgonzola
dal mio amico poeta personal inventore di nomi di clown
e anche del mio...
gli porto un libro sul mondo degli gnomi,
ma lui cosa c'entra..mi dico...
c'entra..c'entra il mio intuito mi dice di sì...
piove vado verso il mio distributore solito di gas
ma scatta in me il gioco
"cambia strada e non pensare, lascia guidare cappuccetto rosso"
vado verso il fuori, dove c'è una specie di bosco e dove si dice finisca la città...
faccio gas e sotto l'acqua mi accorgo di una signora con bastone che arranca sul marciapiedi, sacchetti alla mano e un fascio di rami fioriti...
le chiedo signora ha bisogno di un passaggio?
abita vicino?...
mi guarda tra le gocce d'acqua sugli occhiali,
ha la faccia sporca di fango come un soldato di full metal jacket dopo l'esercitazione nella foresta,con delle strisce scure in volto,anche come rambo
..."non si preoccupi signorina...poi le bagno la macchina..."
"signora guardi che s.siro è dall'altra parte e la mia macchina non ha timore di sporcarsi, da brava venga su che la porto a casa"
al che sale, trascinando dentro i sacchetti e il fascio enorme di fiori,
lancia il bastone lontano e chiude rumorosamente la portiera...
il mio viaggio gioca una deviazione verso casa sua, tralaltro vicinissima alla mia,
ma fuori dalla mia traiettoria,
il gioco di sopra è sempre valido ed io mi guardo la vecchietta come una futura versione di me,
la guardo dolcemente perchè lei non lo sa ma nelle cadute scivolate che mi ha raccontato nel bosco e nel fango a raccattare fiori, lei si è riempita la faccia di petali rosa,
appiccicati su come su una scatola di decoupage, come in un mosaico bizantino,
e i capelli arruffati e gli occhiali bagnati e quella rassegnazione che non è sconfitta
ma arrendersi al TUTTO...
"sa, signorina, oggi mi sentivo che dovevo assolutamente uscire nel bosco, domani è pasqua ed io da sola in casa volevo almeno avere un pò di primavera intorno...
eppoi se non sono matti non li vogliamo...vero?...non si dice così...?"
stavo guidando ma l'avrei abbracciata, perchè per me era una apparizione,
un personaggio di un film che ancora non ha il cinema in cui proiettarsi,
era dolcezza ma anche conferma della semplicità della follia controllata...
già signora mia le dico...siamo un pò tutti folli e soli...
soli luminosi e come lei pieni di petali rosa e fango!!
yeah!!!

chi nasce matto non guarisce mai
tu che sei matto quando guarirai
mai mai, mai mai mai,
mai mai, mai mai mai

lunedì 5 aprile 2010

nuoto al piano


oggi esercizi di nuoto al piano
...
non perchè piove
non perchè sono imbevuta di acqua di pasqua ovunque
ma perchè con gli auricolari al piano
nuotare è facile,
molto facile...
più o meno questa è la ricetta:
ci si scalda le dita che ne so,
mozart? bach? una scaletta qualsiasi in do?
poi si indossano le cuffie, L left, R right
e con la presunzione totale di essere i soli
ad ascoltarsi...
inspirare come prima di un tuffo
e con l'abbandono totale di chi non ha di meglio da fare.
lasciare andare le mani sulla tastiera,
meglio, lasciarle caracollare,
lanciarle, come i componenti di jeeg robot d'acciaio,
gettarle, pro-gettarle sfruttando tutta la sapienza della gravità
e accuratamente buttando fuori l'aria...
inspiro, respiro...
e si pestano i tasti bianco e neri alla rinfusa...
tutto per enne volte,
in cerca della bracciata perfetta e del sincrono...
inspiro ed espiro...
dopo qualche vasca è concesso giocare al pianista folle
virando il piano yamaha nella versione
hall madison square garden
e partire poi
con i tetici accordi di quinta e quarta
i trilli alternati e le fughe repentine
le dissonanti armonie e le ascese inventate
applausi finali luci che si spengono e si riaccendono
sull'inchino al pubblico
...
meglio togliersi la cuffia di lattice e gli occhialini
prima di uscire
...

domenica 4 aprile 2010

ma dài non ci posso credere...manco l'hai finito e loposti così...!!

una distanza creata dai numeri
non è che una semplice astrazione della mente
i km, le cifre dei prefissi selettivi
sono solo forme di rappresentazione di una distanza
non sono la distanza...
tutto è perfettamente come deve essere sempre
e forse mi riferisco a quando piove
a quando sembra diverso da quello che si desidera
e forse mi riferisco soprattutto a quello che sembra mancare
ed è giusto che ci sia
parlo di politica e di sociale
parlo di bello e buono
ma tutto è
per me esattamente come deve essere
senza nessun fatalismo
e soprattutto nessuna rassegnazione
arrendersi non significa abdicare al proprio potere di libertà...
...
la storia di oggi è piena di petali, petali rosa...
la premessa che il mio quotidiano ha timing di 10 minuti, un quarto d'ora al max...
cioè non so mai cosa farò al di là di questo tempo...
diciamo che questo gioco funziona benissimo quando non si lavora
ma anche su quello ci sono progressi inarrestabili...
il timig di oggi si è spiegato
in pioggia al mercato
cibo inventato in casa svuotando il frigo delle riserve
invito auto invito per il tè
e