martedì 24 marzo 2009

libertà e pasticcini colorati


ore 8.50 esterno giorno
vento forte
nuvole cicciotte e parigine
il sole cha sbadiglia sui miei ricci,
oggi di nuovo come ieri
cambio scenario di colazione
stesso bar stalusso
mm cadorna
di cui sbaglio sempre il nome
parini e gattinoni
marini e pattinoni
gattini e parinoni
miào
no, adesso leggo lo scontrino:
pattini e marinoni
la calca è d'obbligo
scontrino alla cassa subito
un caffè e una brioche
prima la briosche e poi il caffè
seguo l'onda dei cappotti
seguo il luccicchìo degli occhiali glamour
delle signore scese dalle nord
forse vengono dal lago
forse anche da quei paesi che finiscono in "ago"
della provincia nord...
cornetto alla crema, please
bianco di zucchero a velo con la crema gialla
che spunta come una linguetta a metà...
so già che fra un pò al primo morso
sarò anch'io zuccherata in verticale,
borsa compresa...
i baristi tutti meccanicizzati
nella loro camicia con la cravatta grigio perla
infilata a metà dei bottoni,
il berretto bianco...
non ho ancora memorizzato i nomi
è come per l'adagio:
una sola notte di sesso non fa una relazione
almeno tre per iniziare
così sono solo alla seconda puntata
e non ho ben chiari i nomi...
c'è sicuramente un valter ed un guido
sembrano stranamente tutti nati con il uèla in bocca
nessuno è straniero tra gli addetti alla manovratura dei
caffè
lungo
corto
normale
del
cappuccio chiaro tiepido
con e senza il cacao
dell'orzo liscio...
come, mi dico, sono qui da cinque minuti e
neanche un marocco?
ah, meno male che hanno almeno chiesto un caffè in vetro...
sento cinquettare...
un passerotto è riuscito ad entrare
e nascondersi nel mare di briciole
nascoste sotto i tavolini
dove la colazione costa di più...
e poi svetta sul bordo in alto dove sono anche di giorno
nascoste le luci al neon accese...
bravo uccellino approfitta
di ciò che rimane del mio mondo di brioche
al puro burro e farina...
tutto sa di burro in questo bar
persino il buongiorno bella desideraaaa
mi piacciono quando passano con lo straccetto bagnato a togliere
i granelli di zucchero
i bordi strappati delle bustine,
le bustine,
bianche e di canna
i cerchi bagnati dei piattini
piccoli e grandi
di porcellana,
mi piacciono questi valter e guidi
che dividono in fretta le tazze e i cucchiaini
già lavati e da lavare...
ore 9.00 esterno giorno
vento burroso
scocca l'ora che volge al desìo
(si lo so che è quella del tramonto di dante
ma il taglia copia incolla vale anche per il ventodì di oggi)
vado a vedere partire dietro l'angolo
il treno che va a como lago,
quello con il pallino verde che oscilla sul tabellone...

mercoledì 18 marzo 2009

dialoghi


...vabbè se la seratina cena - lettone - tv non ti piace, posso sempre venire io...

...mi dispiace ma casa mia fa ancora parte ancora del progetto del CNR sullo studio delle condizioni umane in situazioni estreme, devo informarmi se posso importare alieni...

ah ho capito...invece del pavimento a casa tua ci sono i ponti tibetani...
ahhahahahhahahahhhhhhhhhah

lunedì 16 marzo 2009

e già che ci sei...


perchè sei qui radha?
perchè si!!!
perchè è il tempo migliore di tutti
perchè è il tempo peggiore di tutti
perchè non me lo sarei perso per nessuna ragione
perchè ho scelto di essere qui e ora
perchè posso essere in un corpo ed è cosi sensuale
perchè posso sentire le emozioni umane
perchè posso sentire il dolore e il suo struggimento
perchè posso sentire questa cosa chiamata amore tra una persona e l'altra
perchè posso accarezzare un cane, un gatto, il mondo intero
perchè posso respirare
perchè posso sognare
perchè posso cantare a squarciagola ed ascoltarmi
perchè è una cosa grande e grandiosa
che solo un creatore può fare...
perchè radha sei tornata?
perchè sì, perchè sì!!!

martedì 3 marzo 2009

appunti in viaggio e sermoni a voce alta


In greco àtomos significa indivisibile
Democrito intendeva definire una qualità della materia
e non si riferiva all'oggetto della materia stessa
àtomos è quindi un aggettivo e non un sostantivo.
A tentare di dividere l'atomo non abbiamo
fatto altro che confermare il nostro essere divisi
in realtà noi come l'atomo siamo indivisibili
e qualora l'uomo separi ciò che il divino ha unito
si crea tutto ciò che dipende da una separazione
guerre - dolore - caduta - paura - oblio - chiusura.
Il tentativo folle di recuperare la presunta mancanza di energia
dividendo l'atomo è un altro
frutto della nostra fondamentale incapacità
(perchè divisi e scissi al nostro interno)
di percepire come stanno e sono le cose.
Non manca l'energia nell'universo e/o sulla Terra,
manca la coscienza
manca la comprensione su come possiamo
usare la forza che tutto sottende
e che si esprime in infinite modalità
in quella che noi poi consideriamo l'unica realtà
ma che in realtà è solo il 4,7% di quello che c'è.
Abbiamo scelto di difendere una separazione,
abbiamo scelto di creare confini ed ulteriori separazioni,
abbiamo creduto che solo dividendoci saremmo stati più forti
abbiamo creduto a chi ci diceva che là fuori c'era il nemico
e quindi dovevamo far prima a chi unificava conquistava l'altro...
nel proprio delirio.
Impero di quà e impero di là e trallallero trallalà
più creavamo muraglie, fossati e torri
più in fondo ci allontanavamo dal vero, e col tempo
abbiamo anche perduto l'abilità di cercarlo
l'idea che ci fosse, non crediamo forse che è la funzione
che fa l'organo?
Se come scoperto utilizziamo (anche di questo) solo il 4% del nostro cervello
cosa ce ne facciamo di un testone così sul collo, per mantenere separate le orecchie?
E nessun sospetto rispetto all'incapacità della nostra percezione,
nessun dubbio sul fatto che quello che vediamo con gli occhi
lo percepiamo solo alla velocità della luce
i nostri occhi sono tarati ad una frequenza non a tutte,
ci sfugge ripeto almeno, se non di più, del 90% di quello che
vediamo con gli occhi
tutto quello che c'è di più lento e di più veloce
tutto quello che c'è oltre il dentro e oltre il fuori
noi lo percepiamo solo alla velocità della luce
e ci siamo coì affezionati a questa taratura
che abbiamo fatto convergere lì tutta la nostra fisica.
Davvero, a questo punto,
non abbiamo più bisogno di cercare fonti alternative fuori di noi
più di quanto ne abbiamo di cercarle dentro di noi
dove ancora siamo uniti al TUTTO
dove c'è ancora aperta e disponibile
la possibilità di accedere al VERO,
e vero è chi vero lo fa...

ahahhahahhhhhhaaaaa