martedì 20 luglio 2010

un altro giro di giostra...


Egli imparò a volare,

e non si rammaricava per il prezzo che aveva dovuto pagare.

Scoprì che erano la noia e la paura e la rabbia a rendere così breve la vita di un gabbiano.


Richard Bach

venerdì 16 luglio 2010

della lontananza che gioca a mio favore


ti sento qui,

è un pensiero

sghembo ed insieme banale,

ma adoro le banalità dell'innamoramento,

rende le emozioni verticali

come le nuvole in viaggio sull'aereo...

la lontananza è un bilico strano che ti fa accendere

tutte le capacità per stare insieme a te stessa,

da subito, come essere l'unico essere che può capirti nel tuo amore di adesso,

perchè il lontano si intreccia con il tempo che sfugge

e allora è inutile contare, è inutile affannarsi,

l'amore "di" lontano è solo fatto di un numero lungo di passi,

che poi uniscono mondi, che gironzolano intorno ai desideri,

non di vere incertezze...

e di rincorse e di promesse,

e di promemoria e di parole che vanno sillabate bene,

che vanno imparate di nuovo...

e nel viaggio di mezzo ci sono cose da raccogliere

per quelle sere nostre d'estate che sanno di vino rosso

e di lucciole che inseguono l'evaporare del giorno...

giovedì 15 luglio 2010

la promessa del mondo

il ritorno delle chiocciole,
la sera quando vado a casa
cammino molto, molto prima,
uso le scarpe fin dove la para tocca l'inizio dei buchi delle stringhe...
sull'uscio del portone trovo sempre chi mi aspetta,
una chiocciola, appunto, l'altra sera,
una piccola falena oggi, poco fa...
ho camminato lungo una città che si scioglie,
sotto i miei sogni e sotto i miei respiri di vapore acqueo,
il silenzio che riesco a creare dentro di me camminando
mi avvolge con una soffice coinbentazione di gioia,
mi sento spicchio di pomelo e mi trovo a respirare in vece della terra assediata dal rumore asfissiante di questa città umana...
scivolo nel sotterraneo di un palazzo dove un supermercato mi dà l'illusione
di poter scavare il cibo che prendo come un qualsiasi indigeno che immagino
nel deserto dell'Australia o nella foresta Schuar dell'Ecuador,
non pago con il sudore delle mie mani o con la speranza del raccolto
ma con pezzi di carta e di metallo che mi sembrano efficaci per uscire in fretta...
questa sera pic nic al cinema...
mi accorgo che in fondo non faccio che entrare ed uscire da scatole preformate,
io scelgo il colore e quanto siano attraenti e soprattutto quanto investire in carta e metallo...
mi ricordo della promessa del mondo di rivelarsi sempre appena chiedo permesso,
appena ricordo chi sono...
e so che il fare è poesia, anche accanto alle scatole mondane che vado a riempire con le mie
promesse di leggerezza...

giovedì 1 luglio 2010

istant book


The Snail's Strategy:

L'unica cosa che ti serve adesso è controllare se sotto di te c'è ancora la fine della striscia di bava.

( Italia 2010 - Houncuoredibrodo editore - pagine 1 - copia numerata ed autografata dell'autore)