
parto con la macchina ancora glassata dal gelo
sono tranquilla, musica e riscaldamento
sciolgono il di più per schiarirsi la vista..
in fondo, se fosse così facile vedere chiaro nella mente come sul parabrezza,
quando pioggia e polvere e nebbia si diradano..
girerei con i tergiscristalli sempre accesi..
tanto tra i ricci...
torno a casa sotto il velo di una luna 99% of full
che si riflette sul cruscotto
rimbalzando sulle nuvole a chiazze e sui miei perchè,
addormentati sul sedile di dietro come bambini...
sorrido perchè la vita a volte è semplice
io sono al sicuro,
qui dentro con me,
ma sembra che lì fuori, sempre di più, gli uomini
scelgono la guerra per noia
o perchè si sono persi
e non hanno null'altro da fare che sciogliersi nel sangue...
amor che nullo amato amar perdona...
e uno si stupisce di più quando è amato...
non le sapevo le parole giuste, prima
e mi sarebbe piaciuto dire
ehi tu vendi troppo e io compro poco
cambiamo strada finchè c'è il giorno......
alla fine non rinuncio mai, quando parto,
a far finta d'iniziare un lungo viaggio,
come quelli inventati su google maps che facevo per superare il confine,
come quelli invitati a cui ho dovuto dire di no
(perchè so rimandare ai giorni caldi, perchè mi necessita la solita rincorsa)
ed in fondo me lo posso permettere,
si viaggia facile con i nastri a favor di vento...
eh eh
cappuccetto rosso è docile e mi fa sentire lontana da tutto,
l'autostrada scorre come un tapis roulant
e i pensieri che nascono con gli occhi aperti diventano subito puri,
densi e docili a sciogliersi nel cuore come scaglie di nero fondente...
battiato, vecchioni, de andrè
si prestano bene per ripetere a squarciagola le canzoni,
per mettere i cassetti in ordine...
tanto se non riesco a stare dietro alle parole
riprendo dall'inizio la canzone,
l'importante è saper distinguere tra rimorsi e rimpianti,
tra verità ed interpretazioni
giusto per farsi due conti
giusto per avere in tasca ogni volta gli spiccioli per il caffè...
olè