venerdì 12 settembre 2008

affatto diverso

Quando mi sdraio tra le foglie di un bosco
e guardo in alto attraverso la cupola istoriata dei rami non mi sento affatto diverso da quel bosco.
Non mi sento affatto diverso da quelle foglie.
Non mi sento affatto diverso da quelle radici.
Non mi sento affatto diverso da quei muschi.
Non mi sento affatto diverso da quella linfa.
Non mi sento affatto diverso da quel cielo.
Non mi sento affatto diverso da quell'erba.
Sento semplicemente che essi parlano attraverso di me.
Pensano attraversano di me.
Ascoltano attraverso di me.
Vedono attraverso di me.
Respirano attraverso di me.
Pulsano attraverso di me.
Sognano attraverso di me.
Io non sono altro che una delle forme della loro fluttuante, vibrante, silente, vigile, ininterrotta coscienza.
Sono costituito dalla stessa sostanza, dagli stessi elementi, dalla stessa luce,
dalla stessa penombra.
Minerale.
Vegetale.
Animale.
Minerale.
Vegetale.
Animale.
Minerale.
Vegetale.
Animale.
Non sono un ospite di questa Terra.
Io sono la Terra

2 commenti:

JANAS ha detto...

io con te parlavo di terra..parlavo di come gli uomini ne abbiano perso il contatto...e non sapevo che avessi postato un testo così intenso ...

Caty ha detto...

....assolutamente ..come me ; meraviglioso ! parole dritte al respiro