domenica 25 maggio 2008

filmpost


Ho letto il libro, sono andata a vedere il film.
Da sola, nonostante due o tre proposte.
Ho comprato veloce ciliege, patatine e chinotto
e sono corsa a cercare un posto, al cinema vicino casa.
Gomorra.
Non si può dire che sia un film bello.
Non posso usare la categoria della bellezza per
l'orrore a cui ho assistito.
Bisogna costringersi ad imparare a distinguere, prima o poi.
E' solo un capolavoro.
Sia il libro che il film mantengono la genialità della parola,
sia il libro che il film sono l'apertura massima per la verità e l'amore.
Ma, mantegono entrambi, la distanza propria di essere due canali diversi,
due capolavori.
Dicevo, è un film d'amore.
E' un film sull'amore mancato, verso se stessi, innanzitutto.
L'amore mancato, violato, obliato verso la verità, verso la libertà
e quindi, se stessi.
E allora posso intuire la necessità del dolore, dello scempio
interiore, dell'abbandono buio della disperazione.
In assenza di libertà, di amore, di verità c'è solo l'annientamento.
Non si tratta di far riflettere,
abbiamo in questi anni, con le br e la mafia, borsellino e falcone,
riflettuto, riflettuto molto,
e non mi sembra neanche che questo abbia generato un gran cambiamento,
in fondo, ci siamo accontentati del riflesso.
Tanto parlare di condanna, nessun movimento di cambiamento certo, solo un lieve sollievo.
Non è un film di denuncia, quindi,
e poi, denunciare a chi? alle autorità competenti?
e cosa c'è di più competente che di se stessi?
a chi denuncio, se non a me, la mancanza d'amore?
Questo nel film è facile vederlo,
sono tutti mostri, sformati, contorti, materia umana
in fase di dissoluzione, non di soluzione.
Non c'è più nulla da solvere nulla da coagulare
dissoluzione pura, ed è in fondo un sollievo, un altro.
La negritudine pura, la fase buia dell'opera alchemica.
E a pensarci bene non si parla neanche di morte,
ancora,
la morte è trasformazione, ascesi,
lì in quel luogo spaziotemporale la morte diventa solo oblio,
"dobbiamo fare morti, dobbiamo fare cifre, soldi" dice un
personaggio, un altro "io mi debbo salvare".
Oblio, il mio oblio, aggiungo,
già perchè non è pensabile che io riconosca quella paura
senza che questa in qualche modo non mi riguardi,
perchè buca la mia anima se non sono anch'io così?
non è che soffro di fronte quella visione proprio perchè
anch'io nella mia vita onesta, amorevole e pulita
a volte credo ancora che mi debbo salvare,
dal dolore, dalla malattia, dalla scarsità, dalla morte?
E' un film non di condanna della società in cui viviamo,
è un film che condanna noi stessi in quella forma scempiata,
di quando cediamo alla tentazione di non amare, di non essere.
Uscendo dal cinema, stacolmo di altri me, ed io di altri loro,
mi sono detta, questo è il momento di amare,
questo è il momento per far scattare quel click
e riconoscere che tutto è uno,
che siamo frammenti,
ognuno originale e in sè infinito,
di uno stesso gioco, di una stessa rappresentazione.
Ed è inutile pensare che tanto loro sono lì,
lontani e diversi, o come dice qualcuno ancora
inevoluti rispetto a me, basterebbe togliere quel tumore...
ma avete mai visto la foto di un tumore?
(grazie Ed)
lo riuscireste a distinguere dalla vita?
...non è solo una forma di vita,
è anch'essa vita, che deve lottare per sopravvivere come l'organismo in cui è nato...
no, non credo più a questa separazione, perchè se lo scopo,
è far pensare, capire quello che di reale succede altrove,
va bene far riflettere, ma quel riflettere non è una prerogativa dello specchio?
ma cosa riflette lo specchio se non me stessa?
siamo tutti uno e due e tre e quattro e cinque e SEI ed infinito...
eh eh

11 commenti:

JANAS ha detto...

bello e ricco di sane e giuste "riflessioni" eh eh!
hai ragione ...ci siamo dentro tutti in questa varia umanità, dalla testa ai piedi!
però però alcuni il tumore che hanno dentro..riescono a combatterlo...riescono a sdradicarlo..quando lo riconoscono per tempo..questo male che ci autogeneriamo!
eh eh! pare che chi non si da per vento e agisce con ottimismo...ha una chance in più di guarire!

marco ha detto...

"In assenza di libertà, di amore, di verità c'è solo l'annientamento."
Posso dire che ho paura? Paura del balenare sempre più insistenze di quella che mi si sta rivelando come un'evidenza, e cioè che QUESTO sia la vera essenza dell'essere umano, l'annientamento.

radha ha detto...

@janas: potrebbe essere un lapsus ma si avvicina al vero:"che chi non si da per vento e agisce con ottimismo...ha una chance in più di guarire!"
già bisogna assolutamente darsi per vento leggeri e amorevolmente spietati...
@marco: mon cheri quando anch'io ho giocato innumerevoli volte all'annientarmi scoprivo sempre che rinascevo...eh eh
la paura poi è proprio l'altra faccia dell'amore...l'altra faccia, una diversa qualità di luce..già

LauBel ha detto...

anche io penso che prima o poi lo vedrò. per ora sto leggendo il libro e, devo dire, è sufficiente vedere scritto nero su bianco certe nefandezze per avere l'orrore stampato nella mente... il pensieri di vedere lo scritto tradotto in immagini che, da quel che dici, sono piuttosto realistiche e fedeli, mi mette un po' paura...

JANAS ha detto...

ahahahahah! non mi ero accorta...ma non mi darò per vento!! insomma non manderò all'aria tutto!!

marco ha detto...

Forse hai ragione, in realtà ciò che temo, l'ineluttabilità dell'annientamento, è intrinsecamente, naturalmente correlata all'idea stessa di vita: si nasce, si vive, si muore.
La paura semmai è nell'idea di questo ciclo sradicato dal terreno fertile della libertà, della verità e dell'amore. In questo senso la paura è davvero l'altra faccia dell'amore.

davmo ha detto...

...ho letto il libro (un pò a pezzi, a dire il vero), è stato un bello schiaffo!
Il film non ho voglia di vederlo, per non dover incazzarmi ulteriormente!!!

ciao radha
un bacio

JANAS ha detto...

Buona notte radha! ... e vento in poppa!!

Dyo ha detto...

Ho visto anch'io il film che, naturalmente, mi è piaciuto molto.
Ma all'amore non ho mai pensato: forse perchè il film ne è totalmente privo. Ma tu sei stata brava a scorgerne il bisogno nell'assenza.
Ciao.

Ed Kemper ha detto...

uno e due e tre e quattro e cinque e sei.
Non ho ancora visto il film, provvederò
Ed infinito

radha ha detto...

laubel@ forse è per quello che sono andata da sola per non condividere l'orrore con nessuno...a volte vedendo certe cose sembra impossibile che si possano aiutare chi non comprende...benvenuta

davmo@ mon cheri non t'incazzare, c'è solo da cambiare quando è ora..

janas@ se mandi all'aria tu c'è da vederne delle belle..eh eh

marco@ già quello di considerarci slegati e non insieme è proprio una buffa illusione

dyo@ benvenuta anche a te...forse
esagero dato che vedo l'amore in tutte le forme...

edkemper@ già mi è mancata solo la maiuscola e ci avevo quasi azzeccato...bienvenu