lunedì 28 gennaio 2008

starei

starei delle ore a vedere il palazzo di fronte, giallo
con le finestre che danno sui piani...
se ci fossero più tende alzate riuscirei vedere meglio,
così devo ricostruire quell'abitare umano solo
dai balconi e da sbirci improvvisi...
mi piace l'ordine dei balconcini,
il terrazzo con i gerani e il bordo sporgente
dove corrono e sostano a chiaccherare i passeri...
le scarpe tipo all star color carta da zucchero in fila come vagoni di un treno
sul davanzale davanti alle tende dritte di lino steso, bianco...
è un cortile interno, c'è silenzio e il sole radente del pomeriggio...
sicuramente l'inclinazione della luce cambierà
con la primavera e l'estate,
adesso però con il cielo sbiancato sembra ancora vicino il mare...
mi sembra sempre il mare, anche a milano...
forse vivo il tempo primitivo prima di tutto...
quando qui c'era davvero il mare,
forse sto sentendo le onde conservate dal terreno
come traccia sonora e di gioco...
è che il mare a volte è facile da vivere,
proprio facile, per sognare....

2 commenti:

davmo ha detto...

Oh quanto lo amo il mare!

Come facevo fino a quelche tempo fa...a breve prendo la macchina, passo il turchino, mi rimpio di statali vissute, vere, fatte di baretti con ancora i vecchietti che giocano a carte...che in autostrada ci metterei neanche due ore, ma a me piace così, perdere tempo nel tempo...e arrivare in liguria, al mare, in tre ore, ha il suo fascino...
Una volta poi il viaggio era una gioia, sulla amata R...vecchia, ma stupendamente tenuta bene dalle mie mani...tonnellate di ore spese in box, per un lavoretto che un meccanico bravo ci metterebbe 1/2ora, ma quando tornavo in casa sporco di grasso, e mi guardavo allo specchio...era proprio una soddisfazione!!!

Ah, si parlava del mare...mi manca!!!

radha ha detto...

e le trenette al pesto...dove le mettiamo...ehi davmo bel commento...grazie!!!