venerdì 5 marzo 2010

cuore di brodo


amore bello puro
....
canto con cammariere
..
gioco con le dita come sul piano
mi ricordo del cartone disegnato con i tasti bianchi e neri,
prima del pianoforte, prima che arrivasse dal vero...
dovevo provare le prime cinque note date dall'hiroki saito,
la mia maestra giapponese,
a mio padre piaceva,
come tutto lo strascico di giappone che si portava dietro,
dal vestito rosso a lustrini e piume di cantante lirica in su...
suono, davanti alla tastiera del pc
e riprovo le scale...
uno due tre, passo il pollice sotto, uno, due, tre, quattro, pollice sotto e di nuovo il do,
con la destra è più facile,
con la sinistra si dimentica prima....
eppoi godo il vantaggio del settimo piano,
ufficio vista nuvole lontane che puntano verso ovest dove c'è il Rosa,
e ne approfitto per allenare al petaloso arancione dell'orizzonte
il mio sguardo milanese impregnato di grigio,
e di colori sfumati allo smog...
il cielo poi, questa mattina, era color pantegana,
adesso sembra il gelato puffo con le nuvole che fanno i croccantini...
però lo ammetto, è più luminoso ed in fondo mantiene ancora quel tono di mistero
che la mia mente scimmesca non riesce ad ammettere...
sono convinta sempre di essere non tanto su un pianeta vero e proprio,
quanto più intrappolata in un boccia di vetro,
circondata dalle sagome di plastica colorate della città
e degli omini
e delle automobiline viste dall'alto, come quelle dei plastici delle vetrine delle scuola guida...
prima o poi sono sicura, al di là delle previsioni metereologiche,
che qualcuno scuoterà un pò questo tutto in bilico
e vedrò finalmente che effetto fa la neve che cade dal basso...
...
già perchè solo dentro una boccia di vetro,
dove i pensieri rimbalzando in alto cadono giù sotto forma di fatti caotici
si possono manifestare cose come:

io che attraverso la strada dopo aver comprato le calze a righe viola e marroni,
lunghe fino al ginocchio, dalle vecchiette della merceria, vecchietta anche lei,
e nell'attraverso trovo la carta del fante di cuori che mi guarda,
col pizzetto e il cappello da d'artagnan e mi dice:

embè che c'è, non hai mai visto un fante di cuori a faccia in giù come carta buttata lì per caso in una strada cittadina in posizione semicentrale signorile e non periferica fuori dal tempo massimo del carnevale e per poter dirla tutta in periodo di quaresima?

già, però un fante di cuori che si rispetti non va in giro con solo la parte superiore che si ripete
anche al contrario sotto in modo che tu se la devi leggere come carta divinatoria non saprai mai
se:
era dritta quindi positiva
o rovesciata e di conseguenza negativa,
e a questo punto che: bisogna decidere se:

a) cercare il significato divinatorio tout court, così a livello generale,
come l'oroscopo nel giornale gratuito del mattino che dice cose per il tuo segno
ma uguali a tutti quelli del tuo segno e allora che previsione è?

oppure

b) ricordarti che essendo in una situazione apparentemente caotica,
da rimbalzo dei pensieri sulla volta celeste e vetrofanica di cui sopra,
non puoi che accontentarti del fante di cuori e basta, e basta,
solo il fante di cuori e niente altro...
e non importa che poi trovi nella stessa sera anche una piuma rossa fuori da un altro negozio che ti dice:
prendimi, starei benissimo con quel fante di cuori dimezzato che hai raccattato poc'anzi....
...
e chiamala se vuoi...confusione...
...
e se, adesso, anche il brodo ha un cuore,
come posso io non sperare di mettere
da parte un pò di felicità,
ogni giorno un pò,
per giocare a
ce l'ho, ce l'ho...mi manca?

3 commenti:

berry write ha detto...

Suonare le congas, però, è tutta 'n altra cosa ;)

radha ha detto...

suonare le conga con gli amici, cioè sugli amici è ancora un'altra di un'altra cosa...

berry write ha detto...

la scrivania, però, si lamenta di meno :P