martedì 3 marzo 2009

appunti in viaggio e sermoni a voce alta


In greco àtomos significa indivisibile
Democrito intendeva definire una qualità della materia
e non si riferiva all'oggetto della materia stessa
àtomos è quindi un aggettivo e non un sostantivo.
A tentare di dividere l'atomo non abbiamo
fatto altro che confermare il nostro essere divisi
in realtà noi come l'atomo siamo indivisibili
e qualora l'uomo separi ciò che il divino ha unito
si crea tutto ciò che dipende da una separazione
guerre - dolore - caduta - paura - oblio - chiusura.
Il tentativo folle di recuperare la presunta mancanza di energia
dividendo l'atomo è un altro
frutto della nostra fondamentale incapacità
(perchè divisi e scissi al nostro interno)
di percepire come stanno e sono le cose.
Non manca l'energia nell'universo e/o sulla Terra,
manca la coscienza
manca la comprensione su come possiamo
usare la forza che tutto sottende
e che si esprime in infinite modalità
in quella che noi poi consideriamo l'unica realtà
ma che in realtà è solo il 4,7% di quello che c'è.
Abbiamo scelto di difendere una separazione,
abbiamo scelto di creare confini ed ulteriori separazioni,
abbiamo creduto che solo dividendoci saremmo stati più forti
abbiamo creduto a chi ci diceva che là fuori c'era il nemico
e quindi dovevamo far prima a chi unificava conquistava l'altro...
nel proprio delirio.
Impero di quà e impero di là e trallallero trallalà
più creavamo muraglie, fossati e torri
più in fondo ci allontanavamo dal vero, e col tempo
abbiamo anche perduto l'abilità di cercarlo
l'idea che ci fosse, non crediamo forse che è la funzione
che fa l'organo?
Se come scoperto utilizziamo (anche di questo) solo il 4% del nostro cervello
cosa ce ne facciamo di un testone così sul collo, per mantenere separate le orecchie?
E nessun sospetto rispetto all'incapacità della nostra percezione,
nessun dubbio sul fatto che quello che vediamo con gli occhi
lo percepiamo solo alla velocità della luce
i nostri occhi sono tarati ad una frequenza non a tutte,
ci sfugge ripeto almeno, se non di più, del 90% di quello che
vediamo con gli occhi
tutto quello che c'è di più lento e di più veloce
tutto quello che c'è oltre il dentro e oltre il fuori
noi lo percepiamo solo alla velocità della luce
e ci siamo coì affezionati a questa taratura
che abbiamo fatto convergere lì tutta la nostra fisica.
Davvero, a questo punto,
non abbiamo più bisogno di cercare fonti alternative fuori di noi
più di quanto ne abbiamo di cercarle dentro di noi
dove ancora siamo uniti al TUTTO
dove c'è ancora aperta e disponibile
la possibilità di accedere al VERO,
e vero è chi vero lo fa...

ahahhahahhhhhhaaaaa

2 commenti:

JANAS ha detto...

in quale realtà parallela sei finita?? ma hai visto la tua foto nel mio altro blog??...

JANAS ha detto...

ma non è che ti ho scordata nella vetrina e ti devo tirar fuori? :))