
modena esterno giorno...
ore 9.40 cielo azzurro e bianco con la luce brinata e brillantina...
arrivo dopo un viaggio gelato in treno
dove il ghiaccio sui finestrini resisteva sia fuori che all'interno a dieci centimetri dal mio naso...
mi andava proprio di fare questa scappata ad incontrarlo
lui, il grande allenatore di parole...
eh eh
cambio posto due e tre volte
la ventola alita un freddo gelido
i piedi si sono addormentati come in quei film tragici dove non sai se ti risvegli più...
ma non mi sento tragica...
sono felice di me...
sono felice del sole arancione che mi bussa sulla faccia,
sono felice per il cielo che sempre mi porto dentro
insieme alle notti stellate, alle albe e ai tramonti
eh eh
è un bel momento, lo credo davvero...
l'universo ubbidisce all'amore...dice battiato, mentre sto scrivendo...
eh eh
ed io ubbidisco all'universo, diligente e precisa come non mai...
eppoi queste cose mi fanno far pace con il cielo e la terra e tutto quello che sta nel mezzo...
rielggo un suo sms durante il viaggio:
credo che saprò riconoscerti...ah, quanto mi piacciono le prime volte! A te?
già le prime volte...
ma non so dire, e penso alle caselle disegnate di gesso dei campanoni
dove i sassi ti davano la direzione, il numero e tu saltavi con un piede per raggiungere...
anch'io saprò riconoscerti...
eh eh
il suo treno arriva dieci minuti dopo il mio
siamo entrambi nella via di mezzo, la terza via...
io qui non ho ricordi
io qui non ho aspettative
io qui sono qui e basta...
ho quel leggero anticipo per osservare il luogo, per recuperare l'essere ferma dopo il treno...
per guardare la mia faccia un attimo prima...
rido al suo pensiero...
perchè anche se non conosco il suo aspetto ho già dei ricordi di lui...
mi ricordo già della sua capacità di amare,
di scrivere poesie d'amore per la sua compagna
per i suoi figli, il suo scrivere, la sua capacità d'inventare...
le sue filastrocche, il suo modo goffo di ballare...
perchè è grasso, grasso da morire
ah ah ah ahhhhhhhhhhhhhhh!!!
come mi ricordo già le sue fughe, il suo immergersi in un mondo sotterraneo,
come quegli eroi che scelgono il buio per illuminare ed illuminarsi...
ma che mi ricorda anche il mio mondo
di cui non ho mai smarrito le chiavi delle soglie, dei varchi, della via del ritorno...
io so del tempo circolare
io so del tempo che non esiste
io so che lo spazio non separa ma unisce
io so un mucchio di cose e le conservo nei sogni...
...sono qui grande allenatore di parole e ti aspetto...
eh eh
(continua)
ore 9.40 cielo azzurro e bianco con la luce brinata e brillantina...
arrivo dopo un viaggio gelato in treno
dove il ghiaccio sui finestrini resisteva sia fuori che all'interno a dieci centimetri dal mio naso...
mi andava proprio di fare questa scappata ad incontrarlo
lui, il grande allenatore di parole...
eh eh
cambio posto due e tre volte
la ventola alita un freddo gelido
i piedi si sono addormentati come in quei film tragici dove non sai se ti risvegli più...
ma non mi sento tragica...
sono felice di me...
sono felice del sole arancione che mi bussa sulla faccia,
sono felice per il cielo che sempre mi porto dentro
insieme alle notti stellate, alle albe e ai tramonti
eh eh
è un bel momento, lo credo davvero...
l'universo ubbidisce all'amore...dice battiato, mentre sto scrivendo...
eh eh
ed io ubbidisco all'universo, diligente e precisa come non mai...
eppoi queste cose mi fanno far pace con il cielo e la terra e tutto quello che sta nel mezzo...
rielggo un suo sms durante il viaggio:
credo che saprò riconoscerti...ah, quanto mi piacciono le prime volte! A te?
già le prime volte...
ma non so dire, e penso alle caselle disegnate di gesso dei campanoni
dove i sassi ti davano la direzione, il numero e tu saltavi con un piede per raggiungere...
anch'io saprò riconoscerti...
eh eh
il suo treno arriva dieci minuti dopo il mio
siamo entrambi nella via di mezzo, la terza via...
io qui non ho ricordi
io qui non ho aspettative
io qui sono qui e basta...
ho quel leggero anticipo per osservare il luogo, per recuperare l'essere ferma dopo il treno...
per guardare la mia faccia un attimo prima...
rido al suo pensiero...
perchè anche se non conosco il suo aspetto ho già dei ricordi di lui...
mi ricordo già della sua capacità di amare,
di scrivere poesie d'amore per la sua compagna
per i suoi figli, il suo scrivere, la sua capacità d'inventare...
le sue filastrocche, il suo modo goffo di ballare...
perchè è grasso, grasso da morire
ah ah ah ahhhhhhhhhhhhhhh!!!
come mi ricordo già le sue fughe, il suo immergersi in un mondo sotterraneo,
come quegli eroi che scelgono il buio per illuminare ed illuminarsi...
ma che mi ricorda anche il mio mondo
di cui non ho mai smarrito le chiavi delle soglie, dei varchi, della via del ritorno...
io so del tempo circolare
io so del tempo che non esiste
io so che lo spazio non separa ma unisce
io so un mucchio di cose e le conservo nei sogni...
...sono qui grande allenatore di parole e ti aspetto...
eh eh
(continua)