
piove, non c'è nessuno in giro,
vigilia di pasqua
decido di autoinvitarmi per un tè
alla alice nel pdm
a casa con il terrazzo più grande di gorgonzola
dal mio amico poeta personal inventore di nomi di clown
e anche del mio...
gli porto un libro sul mondo degli gnomi,
ma lui cosa c'entra..mi dico...
c'entra..c'entra il mio intuito mi dice di sì...
piove vado verso il mio distributore solito di gas
ma scatta in me il gioco
"cambia strada e non pensare, lascia guidare cappuccetto rosso"
vado verso il fuori, dove c'è una specie di bosco e dove si dice finisca la città...
faccio gas e sotto l'acqua mi accorgo di una signora con bastone che arranca sul marciapiedi, sacchetti alla mano e un fascio di rami fioriti...
le chiedo signora ha bisogno di un passaggio?
abita vicino?...
mi guarda tra le gocce d'acqua sugli occhiali,
ha la faccia sporca di fango come un soldato di full metal jacket dopo l'esercitazione nella foresta,con delle strisce scure in volto,anche come rambo
..."non si preoccupi signorina...poi le bagno la macchina..."
"signora guardi che s.siro è dall'altra parte e la mia macchina non ha timore di sporcarsi, da brava venga su che la porto a casa"
al che sale, trascinando dentro i sacchetti e il fascio enorme di fiori,
lancia il bastone lontano e chiude rumorosamente la portiera...
il mio viaggio gioca una deviazione verso casa sua, tralaltro vicinissima alla mia,
ma fuori dalla mia traiettoria,
il gioco di sopra è sempre valido ed io mi guardo la vecchietta come una futura versione di me,
la guardo dolcemente perchè lei non lo sa ma nelle cadute scivolate che mi ha raccontato nel bosco e nel fango a raccattare fiori, lei si è riempita la faccia di petali rosa,
appiccicati su come su una scatola di decoupage, come in un mosaico bizantino,
e i capelli arruffati e gli occhiali bagnati e quella rassegnazione che non è sconfitta
ma arrendersi al TUTTO...
"sa, signorina, oggi mi sentivo che dovevo assolutamente uscire nel bosco, domani è pasqua ed io da sola in casa volevo almeno avere un pò di primavera intorno...
eppoi se non sono matti non li vogliamo...vero?...non si dice così...?"
stavo guidando ma l'avrei abbracciata, perchè per me era una apparizione,
un personaggio di un film che ancora non ha il cinema in cui proiettarsi,
era dolcezza ma anche conferma della semplicità della follia controllata...
già signora mia le dico...siamo un pò tutti folli e soli...
soli luminosi e come lei pieni di petali rosa e fango!!
yeah!!!
chi nasce matto non guarisce mai
tu che sei matto quando guarirai
mai mai, mai mai mai,
mai mai, mai mai mai