tra un diversamente abile X e il resto dell'umanità Y
solitamente...inabile
X: Ciao come ti chiami?
Y: Dici a me?
X: Si, tu come ti chiami?
Y: Marisa
X: Mi conosci? Mi chiamo Luca, mi conosci?
Y: Beh, adesso sì...
X: Hai visto che mi conosce anche lei, che bello! (alla sua educatrice)
X: Senti sai cantare?
Y: Un pò e tu?
X: Certo, so cantare benissimo...
X: Ciao come ti chiami?
Y: Monica
X: Mi conosci? Mi chiamo Luca, mi conosci?
Y: Si, certo
X: Oh che bello mi conosce, hai visto che mi conosce?
...e così per molte e molte volte...alla fine nel giro di cinque fermate di metrò, anch'io conoscevo tutti, luca compreso...c'era una luisa, una francesca, un franco, un luigi...si era creata un'atmosfera divertente...e tutti sapevano un pò uno dell'altro...e poi dicono che è difficile rispondere alla domanda: chi sei tu?
da qui ho derivato che:
- sono ancora viva e vegeta
- la realtà come diceva flaiano supera sempre la fantasia più sfrenata
- anche stavolta non mi sono persa nulla
- sono in tempo presente
- adesso che conosco anch'io quel luca so che chiunque pur nella sua prevedibilità, simpatica e catatonica se vissuta al 100% diventa geniale
- io sono veramente così ed è sufficiente per l'adesso
- il naturale confine tra il qui e il là più che un confine è un'oscillazione
- è vero luca non sta bene e forse non lo chiameremo normale ma la sua simpatia è geniale
- il giudizio e la condanna ci allontanano dal piacere dell'essere, sempre
per i viaggi ultradimensionali, le levitazioni oltremisura e le vite parallele ci stiamo attrezzando
eh eh eh eh ah ah ah ahahahaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
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