andata e ritorno
ancora tracce che mi circondano,
gli ulivi e la campagna
l'argilla e i tuoi disegni sparsi tra gli alberi di frutta...
scivolo sotto il tuo patio e mi metto a guardare
anche le cose che si siedono come me ad aspettare...
il legno, la pietra, le foglie in controluce raccontano
questa gioia che rimbalza nel mio cuore da sempre...
tu, mentre apparecchi, entri ed esci dal mio sguardo e dal mio cuore con un tuffo
ma solo per poter cercare nuovi nutrimenti e rientrare
con i piatti di ceramica e i bicchieri impilati
e nuove cose da farmi assaggiare...
sembra che non ho mai imparato a mangiare
sembra che tutto quello che so lo devo reinventare sotto gli occhi di quanto sai tu,
ancora tracce che mi circondano,
gli ulivi e la campagna
l'argilla e i tuoi disegni sparsi tra gli alberi di frutta...
scivolo sotto il tuo patio e mi metto a guardare
anche le cose che si siedono come me ad aspettare...
il legno, la pietra, le foglie in controluce raccontano
questa gioia che rimbalza nel mio cuore da sempre...
tu, mentre apparecchi, entri ed esci dal mio sguardo e dal mio cuore con un tuffo
ma solo per poter cercare nuovi nutrimenti e rientrare
con i piatti di ceramica e i bicchieri impilati
e nuove cose da farmi assaggiare...
sembra che non ho mai imparato a mangiare
sembra che tutto quello che so lo devo reinventare sotto gli occhi di quanto sai tu,
il pane che si inzuppa nell'olio giallo e i semi di pomodoro
che fanno il sapore lucido,
e quel vino rosso che diventa più denso ogni volta che ritorno,
amore, amore è una eco semplice e banale,
ciò che non so chiamare diversamente da un sorriso dolce...
mentre scrivo so che giro intorno ad importanti pensieri
e le emozioni indicibili si beffano delle parole,
il tovagliolo si piega al vento,
e quel vino rosso che diventa più denso ogni volta che ritorno,
amore, amore è una eco semplice e banale,
ciò che non so chiamare diversamente da un sorriso dolce...
mentre scrivo so che giro intorno ad importanti pensieri
e le emozioni indicibili si beffano delle parole,
il tovagliolo si piega al vento,
le briciole di pane nuovo sulla tavola le appiccico ad un dito bagnato...
mi siedo ad assaggiare
questo gioco di questo noi che piega il mio essere selvaggia
in insolite ambite declinazioni,
mi siedo ad assaggiare
questo gioco di questo noi che piega il mio essere selvaggia
in insolite ambite declinazioni,
le tue mani buone che si appoggiano al mio sognare
e che non faticano a spiegarsi silenziose...
chiamo casa questo tuo amore gentile e appassionato,
chiamo notte il tuo respiro
chiamo terra la tua pelle...
chiamo notte il tuo respiro
chiamo terra la tua pelle...
sì, adesso tocca me baciarti...
ahahhahhahahaheeheheheheehheheheheheeeeeehhh
2 commenti:
...così intensa che spero non sia per te solo poesia ...( comunque mi ha fatto venire appetito ..)
@caty:per fortuna la poesia riesce a diventare realtà e viceversa ehahaha
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