oggi esercizi di nuoto al piano
...
non perchè piove
non perchè sono imbevuta di acqua di pasqua ovunque
ma perchè con gli auricolari al piano
nuotare è facile,
molto facile...
più o meno questa è la ricetta:
ci si scalda le dita che ne so,
mozart? bach? una scaletta qualsiasi in do?
poi si indossano le cuffie, L left, R right
e con la presunzione totale di essere i soli
ad ascoltarsi...
inspirare come prima di un tuffo
e con l'abbandono totale di chi non ha di meglio da fare.
lasciare andare le mani sulla tastiera,
meglio, lasciarle caracollare,
lanciarle, come i componenti di jeeg robot d'acciaio,
...
non perchè piove
non perchè sono imbevuta di acqua di pasqua ovunque
ma perchè con gli auricolari al piano
nuotare è facile,
molto facile...
più o meno questa è la ricetta:
ci si scalda le dita che ne so,
mozart? bach? una scaletta qualsiasi in do?
poi si indossano le cuffie, L left, R right
e con la presunzione totale di essere i soli
ad ascoltarsi...
inspirare come prima di un tuffo
e con l'abbandono totale di chi non ha di meglio da fare.
lasciare andare le mani sulla tastiera,
meglio, lasciarle caracollare,
lanciarle, come i componenti di jeeg robot d'acciaio,
gettarle, pro-gettarle sfruttando tutta la sapienza della gravità
e accuratamente buttando fuori l'aria...
e accuratamente buttando fuori l'aria...
inspiro, respiro...
e si pestano i tasti bianco e neri alla rinfusa...
tutto per enne volte,
e si pestano i tasti bianco e neri alla rinfusa...
tutto per enne volte,
in cerca della bracciata perfetta e del sincrono...
inspiro ed espiro...
dopo qualche vasca è concesso giocare al pianista folle
virando il piano yamaha nella versione
hall madison square garden
e partire poi
con i tetici accordi di quinta e quarta
i trilli alternati e le fughe repentine
le dissonanti armonie e le ascese inventate
applausi finali luci che si spengono e si riaccendono
sull'inchino al pubblico
...
meglio togliersi la cuffia di lattice e gli occhialini
prima di uscire
inspiro ed espiro...
dopo qualche vasca è concesso giocare al pianista folle
virando il piano yamaha nella versione
hall madison square garden
e partire poi
con i tetici accordi di quinta e quarta
i trilli alternati e le fughe repentine
le dissonanti armonie e le ascese inventate
applausi finali luci che si spengono e si riaccendono
sull'inchino al pubblico
...
meglio togliersi la cuffia di lattice e gli occhialini
prima di uscire
...
Nessun commento:
Posta un commento