ritorno, con la pioggia
sull'autostrada,
i vetri appannati rallentano le svolte,
a volte addirittura le fanno proprio saltare,
e le deviazioni che ti aspettano dopo,
girano in tondo per farti ritornare,
girano in tondo come i pensieri,
che sono solo appoggi, solo appoggi temporanei...
dicevo, torno in città dopo quei giorni
di domande, di neve bianca,
di odore di fiume,
di sassi che facevano le bolle da sotto,
insieme ai pesci blu come il vetro dell'acqua,
che di su conteneva i miei lenti passi sul ponte sassoso ad aspettare
il tramonto color caco...
uno dovrebbe proprio abituarsi al viaggiare,
a sdrotolarsi nel senso della vita,
nel senso anche come direzione,
abituarsi all'idea di sciogliersi nel...come dire....
nel qualcosa che c'è...che ci è...
adesso, per esempio, so che ho percorso
quei sentieri, quelle strade, solo perchè il viaggio
si è lasciato segnare dal tempo del tergicristalli,
e il contachilometri mi ha sollevato dall'usare le dita per contare,
ma la sensazione è più quella
che insieme al qui c'è quel sussurrare lento ed inesorabile del grande boh,
e più che lo spazio-tempo da gestire
io mi ritrovi inesorabilmente a balbettare
nelle dimensioni del tempo-spazio,
in un'inversione costante di esser-ci in qualcosa che non ha
contorni di parole, ma riempie il vuoto...
uno poi ne parla per affrancarsi subito dal:
siccome non lo detto vuol dire che non esiste,
infatti, infatti,
voglio che la parola faccia fiorire,
voglio nutrire di nuove consonanti e vocali
quel tempospazio, quel nuovo senso ripete ad alta voce il nome e
se mi accontento di affacciarmi ancora lì al bordo dell'inversione,
del ritorno, dell'oplà,
lo faccio perchè so che il bordo c'è,
ma c'è anche la garanzia del tuttoattaccato,
un tuttoattaccato, tra il qui e il là,
che risolve le questioni sospese,
e quegli amori che hanno i capelli annodati,
e quelle domande stropicciate che masticano male le risposte,
e tutte quelle distanze che illudono gli uni e gli altri,
nell'essere così uni e così altri,
s e n z a s o l u z i o n e d i c o n t i n u i t à
mi ripeto lenta, nel mio essere lumaca, con tanto di traccia a bava,
tanto per non smettere...
2 commenti:
...e smise di porsi domande , scese all'autogrill e prese un caffè , e smise di porsi domande senza risposta , ttanto il cuore non ne tiene conto...
....e taaaaaaaaaaaaaanti auguri !!!!
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