E' un pò che esco di casa quasi di nascosto
mi infilo nei vicoli di pietra con la porta chiusa piano alle spalle
il bavero alzato intorno alla sciarpa rossa
sembra nascondere ben più del mio viso
come un complice
accondiscendente e silenzioso
che sa velare le mie intenzioni ed imploderle dentro
...
chi mi aspetta spera nel mio silenzio a sgusciare dentro
fin sopra in mansarda
fin dove il soffitto è stato colorato di celeste
chi mi aspetta sa che arrivo
arruffata e leggera come al solito
vuota e strana come le mani che tentano di bere alla fontana
vedo il letto confina a spanne con una grande finestra sul buio
anche il copriletto è azzurro
e ancora di più lo diventano le mie invenzioni...
so che è solo questo il tempo
delle fughe reciproche
dei non ritorni
degli orfei e delle statue di sale
mi spoglio e non desidero nulla
mi guardo affondare nel calore buono di un altro corpo
e sento quanto sia facile domare il pensiero
quanto sia docile aprirsi al cuore
quanto sia inutile resistere alle stelle
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